ATTACCO ALLA FAMIGLIA
ATTACCO ALLA FAMIGLIA
In un contesto di piena pandemia come quello in cui ci troviamo, nel quale il Governo, anche se delegittimato, si arroga il diritto di decidere ormai quasi con una cadenza quotidiana quali siano i limiti, le forme e le dimensioni della libertà che ci viene concessa la sinistra non riesce proprio a fare a meno di mostrarsi per quello che è e si occupa, purtroppo in maniera coerente con la sua storia, di quella che è sempre stata una delle sue priorità. Distruggere, sia dal punto di vista morale che giuridico, l’istituto chiamato Famiglia, che da secoli, per non dire millenni, è il perno su cui si edifica la nostra civiltà romana ed europea.
Il Ministro Lamorgese infatti ha annunciato che sulla carta d’identità dei minori non vi saranno più le diciture “padre” e “madre ” per indicare le figure genitoriali, bensì si leggerà “genitore 1” e “genitore 2”.
Questa modifica lessicale non è affatto qualcosa di fine a se stesso, ma apre la strada, anche parlamentare, ad una serie di interventi legislativi volti ad equiparare i legami affettivi tra persone dello stesso sesso a quelli tra uomo e donna, gli unici dai quali può nascere un figlio in maniera naturale e non, come accade nel caso di una coppia omosessuale, dando luogo a “sperimentazioni ” odiose o ricorrendo ad adozioni nocive per un bambino, che, sono gli psicologi a dirlo, per crescere nel migliore dei modi ha bisogno di un punto di riferimento maschile e di uno femminile.
Il Movimento Sociale Fiamma Tricolore, in tutte le sue articolazioni, non può che vedere nella famiglia tradizionale un punto fermo della società dal quale discende tutto il resto. I bambini non sono un capriccio su cui qualche lobby deve combattere le sue battaglie ideologiche, ma rappresentano il nostro futuro. Noi lo sappiamo bene, e continueremo a difendere i loro diritti.
Daniele Proietti, Responsabile M.A Centro Gioventù della Fiamma
Foto di Michal Jarmoluk da Pixabay