LA SINISTRA LIBERAL DETTA L’AGENDA AL MONDO
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LA SINISTRA LIBERAL DETTA L’AGENDA AL MONDO
Dalla copertura mediatica che ha avuto l’evento sulle reti televisive e sugli organi di informazione in Italia si direbbe che l’elezione di Biden a Presidente degli Stati Uniti d’America rappresenti l’accadimento più importante degli ultimi tempi. Ciò ci obbliga a fare due riflessioni: la prima è quanto la nostra sovranità nazionale e continentale sia ridotta all’osso, se è vero, come è vero, che ci si sta occupando quasi più del cambio di inquilino alla Casa Bianca che della crisi politica nostrana; la seconda è più eminentemente politica e riguarda l’imposizione dello schieramento progressista su scala mondiale. Possiamo facilmente vedere come ad ogni latitudine e in ogni continente la sinistra utilizzi gli stessi metodi, a dimostrazione del fatto che ormai vi è una prassi consolidata mirata a mantenere partiti radical-liberali al potere. L’utilizzo della giustizia verso una sola parte politica e sempre la stessa, l’imposizione, sulle stesse piattaforme sociali, di una terminologia volta ad orientare l’utente verso un sentimento dispregiativo nei confronti di ideali che hanno mosso la Storia del mondo, e l’annientamento della volontà popolare mediante accordi parlamentari che trascendono del tutto quanto espresso dai popoli con il voto, come è accaduto da noi, rappresentano tre aspetti troppo ricorrenti per non pensare che essi possano costituire un modo di fare univoco mirante all’instaurazione di una vera e propria dittatura sulla carta mascherata ma nei fatti già pienamente esistente. Occorre dire no ai dogmi del pensiero unico dominante, attuando forme di VERA resistenza nazionalpopolare. Energie che non possono più perdersi, come per troppo tempo è accaduto, in rivoli di mera testimonianza o in centri studi che, per quanto possano essere, a volte, nobili negli intenti, fanno si che ci sia una barriera tra la visione del mondo “nostra” e la società, ma devono essere impegnate nella crescita di raggruppamenti politici alternativi davvero al cattocomunismo della peggior specie che oggi attanaglia le nostre esistenze.
Daniele Proietti, Responsabile M.A Centro Gioventù della Fiamma