GOVERNO DRAGHI OVVERO GOVERNO ALL TOGHETER, APPASSIONATAMENTE
Finito il primo giro di consultazioni, sembra sempre più scontato che Mario Draghi riceverà la fiducia del parlamento per la nascita di un governo da lui stesso guidato. Noi non siamo nati ieri e sappiamo benissimo che tutta l’operazione (Renzi prima e la concessione del mandato esplorativo da parte del presidente della Repubblica dopo) sia stata avviata con la certezza e la consapevolezzadel quirinale che il tutto andasse in porto e che la maggioranza parlamentare darà il proprio avallo al governo targato Draghi. Quel Mario Draghi legato al mondo terribile dell’euro, della finanza speculativa e di Bruxelles che ha trasformato la grande Europa nella unione europea delle banche internazionali.
Legato quindi a quel mondo che intendiamo combattere per poter riconsegnare la sovranità al popolo, e chi se ne frega se ci definiscono sovranisti.
Ancora oggi i partiti si dipingono intenti a ragionare e confrontarsi sul programma di governo; se la tirano e fanno melina. Ma a chi la vogliono dare a bere?? Assolvono al gioco delle parti che volutamente o inconsciamente assecondano. Attori di un film dalla regia nota.
Il governo Draghi nascerà, con una ampia maggioranza e già prevedo i titoloni di giornale che narreranno di Draghi quale salvatore della patria, con numeri di consenso alla De Gasperi.
Un governo che sarà, forse politico sulla carta per zittire il corpo elettorale, ma che farà di tutto per assecondare le desiderata dei poteri oligarchici extranazionali, che svuotano la democrazia residuale di questa nazione.
Con tristezza notiamo che anche i partiti e movimenti che hanno cavalcato l’onda antieuropeista per ottenere il consenso, sono pronti a genuflettersi al nuovo che avanza; Una accozzaglia all’italiana che sta andando in porto con il progetto “all togheter appassionatamente”. I partiti politici italiani presenti in parlamento sono pronti a tifare per Mario Draghi, il nuovo Ronaldo della politica italiana, il più alto, il più bello il più figo, del quale i giornali più venduti ci dicono tutto, vita pubblica, privata, e persino dove fa la spesa; non ci hanno ancora detto se sta usando il cash back di Stato, ma son certo che ce lo faranno sapere quanto prima.
E cosi all’improvviso per la sinistra non è un problema allearsi con la lega di Salvini, il quale non ha notato che oggi sono appena sbarcati 400 immigrati sulle coste di Lampedusa; ma tant’è con il nuovo governo l’immigrazione clandestina non sarà un problema e alle ONG sarà dato il nulla osta su qualsiasi trasbordo. Per i penta stellati non ci sono problemi ad allearsi con forza Italia di Berlusconi, oramai la scatoletta del tonno che avrebbero voluto aprire risulterebbe indigesta agli stessi operatori delle chat della piattaforma Rousseau.
L’emergenza di Stato e la assegnazione dei 209 miliardi di euro che l’Europa a strozzo ci concede sono la giustificazione di quanto si sta compiendo.
Dello scempio che si sta compiendo dalle cui responsabilità non deve sentirsi esonerato nemmeno la Giorgia Meloni che crede di lavare la propria coscienza con l’astensione. Quali saranno le priorità del governo All Togheter? Cosa faranno di quei 200 miliardi e per cosa le future generazioni pagheranno dazio e debito? Chissà se Draghi pensa di promuovere Bonus famiglia e bonus mamma, per favorire la ripresa demografica e il sostegno alla famiglia con bambini in età scolare. Chissà cosa verrà promosso per il sostegno alle piccole e medie imprese e per il sostegno ai settori trainanti economicamente (turismo – filiera alimentare – e del made in Italy)
Nessuno ha parlato, nonostante la Pandemia, del sostegno alla medicina di base – medicina di famiglia e del territorio – e sanità pubblica con incremento dei posti letto e con la promozione della aderenza della medicina territoriale alle esigenze della comunità.
Quali sono le Grandi opere infrastrutturali che vorranno avviare (che non sia il ponte sullo stretto altrimenti sarebbe l’ennesima bufala)? Perché non pensare alla riqualificazione della rete ferroviaria per il trasposto merci.
Per questo governo sarebbe utopico pensare alla sburocratizzazione della amministrazione pubblica, semplificazione del sistema tasse, alla vera lotta alla evasione fiscale con tassazione dei proventi delle piattaforme telematiche italiane e estere con pagamento delle aliquote (iva, etc. etc.) in considerazione anche della residenza di chi effettua l acquisto, e non della sede legale della azienda ( esempio se io compro su Amazon, Amazon paga tasse per il mio acquisto); o anche l’abolizione dei cash back di stato, e l’eliminazione di tutti quei bonus che effettivamente non hanno un ritorno economico del made in Italy (esempio fra i tanti: si bonus vacanza, no bonus bici o macchine, visto che non abbiamo produttori di auto italiani)
Sarebbe blasfemia per un governo Draghi considerare la partecipazione dei lavoratori alle scelte di indirizzo della azienda.
Per queste Blasfemie, utopie e sogni, che siamo certi non vedremo mai prese in considerazione dal prossimo presidente del consiglio e dallo schieramento parlamentare che ipocritamente lo sosterrà, saremo testimonianza ed opposizione, per dar voce a coloro che si sentono presi in giro, derisi ed inascoltati.