SPERANZA INCAPACE E IRRESPONSABILE
Speranza incapace e irresponsabile
Di Nicola Cospito
Che Speranza sia un ministro senza qualità e spessore lo sapevamo da sempre ma il riciclato non vuole cessare di darcene prova. In più è un individuo irresponsabile che non ha alcun rispetto per il lavoro e i lavoratori. L’ultima bravata Speranza l’ha fatta ieri imponendo all’ultimo momento la proroga della chiusura degli impianti sciistici, causando così danni irreparabili ad un settore già duramente provato da altre analoghe decisioni scellerate. E non si tratta solo della beffa per chi aveva prenotato e si accingeva a partire per la montagna. Il settore, per chi non lo sa, conta ben 400.000 lavoratori che da mesi sono costretti a tirare la cinghia. Il provvedimento di Speranza, emanato, pare, con un semplice comunicato stampa, è stato preso dopo che nell’ultima settimana gli impiegati nel settore e i gestori degli impianti avevano lavorato di buona lena per offrire agli utenti il massimo della sicurezza nel rispetto di tutti i protocolli sanitari. Un impegno che di certo è venuto a costare non pochi quattrini a chi sperava di poter riprendere a lavorare e che ora invece deve fare i conti con altri soldi gettati al vento. Tutto questo mentre la pandemia rallenta e potrebbe rallentare ancora di più se l’Italia si fosse attrezzata meglio con la campagna vaccini che invece annaspa nella confusione. Si pensi che nella Gran Bretagna i vaccinati hanno già superato i 15 milioni, notizia questa diffusa proprio ieri dai notiziari di stampa, radio e televisione. In Italia invece siamo ancora in alto mare. Come è stato osservato, dato che gli sciatori sciano ovviamente distanziati, il problema sussistente solo alle biglietterie degli impianti era stato risolto tramite la vendita dei biglietti online e attraverso la sistemazione di strutture di distanziamento di certo più sicure di quelle seguite nei centri commerciali e nei supermercati. Dunque il provvedimento di Speranza appare con tutta evidenza inutile se non punitivo nei confronti di lavoratori che si sentono a ragione perseguitati dalla stoltezza di un ministro che è tale solo di nome e che farebbe bene a tornarsene a casa invece di continuare a danneggiare l’Italia e gli italiani. La presenza di Speranza, come di altri beoti, nel governo Draghi, ci mostra come l’alto profilo di cui parlò Mattarella qualche giorno fa non è altro che un volgare bluff a danno di tutti noi. Un altro buon motivo per dire che quello di Draghi non è il governo che auspica l’intero Paese.