TRANQUILLI, SI CHIUDE
di Daniele Proietti
Ci apprestiamo a conoscere, in queste ore, quali misure geniali avranno partorito le eccelsi menti dei geni che ci governano, che saranno valide, pare, ma i geni sono ancora al lavoro, fino a Pasquetta, sempre se, per allora, la situazione sanitaria sarà migliorata. Per adesso ciò che si sa è che praticamente tutta l’Italia da lunedì sarà zona rossa, lo stesso colore che stanno assumendo, in questi mesi, i conti correnti bancari di tanti, troppi, ristoratori, baristi, gestori di palestre e di molte altre attività costrette dall’incompetenza di un governo tecnocratico e servo della Finanza a chiudere i battenti, senza sapere quando, e soprattutto se, potranno tornare a lavoro. Si dice “chiudiamo l’Italia per facilitare la vaccinazione ” e si offende, per l’ennesima volta, un popolo intero: i vaccini non ci sono perché le case farmaceutiche che li producono giocano con la vita delle persone, e si permettono di disattendere i contratti da loro stesse firmati sapendo di avere a che fare con governi, compreso il nostro, non liberi e con le mani legate. Ma soprattutto, e le ultime inchieste su alcune morti, oltre a molte segnalazioni, stanno li a dimostrarlo, i vaccini sono insicuri perché, con l’ansia di ottenere denaro da questa pandemia, non sono stati testati per il tempo necessario. Uno Stato vero avrebbe dovuto fornire gratuitamente a tutti mascherine adeguate e protettive, e non brandelli di lenzuolo come accade in molti posti di lavoro. Ciò avrebbe certamente determinato una diminuzione dei contagi; ma certo, è più facile chiudere tutto, distruggere ceto medio e fasce deboli della società e fare contente le multinazionali: più facile, e, soprattutto, più redditizio.
Foto di Gerd Altmann da Pixabay