SALUTE O GEOPOLITICA?
di Daniele Proietti
È ormai da un anno che virologi e ministri continuano, al fine di giustificare misure restrittive che limitano la libertà personale dei cittadini ponendo di fatto il popolo italiano in una condizione di arresto domiciliare di massa, a sostenere che, in questa fase storica, vista la potenza di questa pandemia, la priorità del governo può e deve essere solo quella di tutelare la salute degli italiani.
Se così fosse, se, per usare le parole di alcuni medici “siamo in guerra”, si dovrebbe accettare un aiuto anche dal più acerrimo nemico, in nome del bene supremo.
Invece, anche in una situazione che viene dipinta tanto critica, si fanno ragionamenti che antepongono le alleanze internazionali alla tanto declamata ” salute degli italiani “Si, perché i vaccini vanno bene solo se arrivano da ovest, Stati Uniti, Inghilterra o Francia che sia, anche se, come dimostrano migliaia di segnalazioni, essi, in diversi casi danno luogo ad effetti collaterali anche gravi.
Diversamente, se un vaccino proviene da est, ad esempio lo Sputnik, esso smette di essere la panacea di tutti i mali e diviene oggetto dei più scrupolosi accertamenti da parte degli organi di controllo, i quali, in quel caso, sono molto solerti.
Considerato tutto ciò viene il legittimo dubbio che, sopra le nostre teste, si stia consumando una battaglia tra potenze internazionali, o meglio, fra le elite di gruppi di nazioni diverse, e che l’obiettivo di questa lotta sia l’ottenimento della fetta maggiore di guadagno da questa situazione.
L’Italia, retta dal governo Draghi, svolge il ruolo di suddito ubbidiente degli Usa, una parte che ormai, purtroppo, recita ininterrottamente da quel nefasto 1945, anno della fine di ogni tipo di sovranità nazionale.
Purtroppo é proprio così. Mosca potrebbe essere la terza Roma. Per questo sarà combattuta dai nemici di sempre con ogni mezzo!