La vita e la compagna di Michele Bianchi
di Sara Falvo
La vita avventurosa di Michele Bianchi si svolse tra molteplici periodi e attività, tutte portate avanti con capacità e grinta. Nasce politicamente socialista, ma bene presto la sua attività di giornalista lo portò a diventare primo sindacalista e poi interventista, seguendo Mussolini nella fondazione del fascismo a piazza San Sepolcro. Quadrumviro della marcia su Roma, divenne il primo segretario Nazionale del partito fascista e poi Ministro dei lavori pubblici. Molto fece per la Calabria sollevandola dall’apatia critica in cui era abbandonata, modernizzando le principali città, le linee ferroviarie e stradali, rifornimenti idrici e lo sviluppo industriale della regione. Dal 1925 Bianchi aveva stretto una relazione amorosa con la nobildonna Maria Elia de Seta Pignatelli di Cerchiara , donna coltissima, ma non la sposò mai da cui non ebbe nemmeno figli , ma ella lo seguì nella sua attività politica, consigliandolo e incoraggiandolo sul lavoro da fare. Gli fu accanto fino alla morte, avvenuta nel 1930 ad appena 48anni, ai funerali di Bianchi parteciparono migliaia di persone , i vertici del PNF e lo stesso Mussolini. In tutta Italia e nelle colonie Italiane gli furono intitolate strade piazze, case del fascio, mentre la sua casa natale a Bel Monte Calabro fu dichiarata monumento Nazionale. Per la sua volontà volontà fu seppellito a Bello Monte Calabro, ma non poteva essere una tomba normale per un così alto esponente del regime Cosi fu la De Seta sovraintendere la costruzione mausoleo in sua memoria, ancora oggi esiste sul colle Bastia, dove furono traslate le spoglie mortali del gerarca 28 Ottobre 1932.
Sara Falvo