ONORARE IL RICORDO
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di Daniele Proietti
“Sono stato e sono socialista !
L’accusa di incoerenza non ha fondamento. La mia condotta è sempre stata rettilinea nel senso di guardare alla sostanza delle cose e non alla forma. Mi sono adattato socialisticamente alla realtà. Man mano che l’evoluzione della società smentiva molte delle profezie di Marx, il vero socialismo ripiegava dal possibile al probabile. L’unico socialismo attuabile socialisticamente è il corporativismo, punto di confluenza, di equilibrio e di giustizia degli interessi rispetto all’interesse collettivo”.
Cosi il fondatore del Fascismo, di cui oggi, 28 Aprile, ricordiamo l’assassinio per ignobile mano partigiana e d il susseguente ludibrio di Piazzale Loreto, rappresenta una ferita ancora aperta per l’Italia e l’intero popolo italiano, si espresse nel suo testamento politico.
Egli ha saputo incarnare in sé tutto il meglio di quell’Italia rabbiosa che usciva con le ossa rotte da una guerra vinta, ma veniva trattata da sconfitta.
Condusse la Nazione alla gloria, garantendo al popolo italiano un benessere sociale che mai aveva visto prima.
Restituì all’Italia, quale erede storica dell’Impero Romano, il posto che le spetta nel mondo, dandole il lustro che aveva perduto.
Quando tutto questo fu messo in discussione dal grande capitalismo, che vedeva in lui e nel suo progetto sociale, gerarchico, corporativo e tradizionale una seria minaccia, decise di scendere in campo, seguito da un popolo intero, contro l’usura parassitaria.
A causa di un vile tradimento, operato in combutta da una serie di forze, occulte e non, perse la guerra, e, pochi giorni dopo, la vita.
La sua Idea però non fu mai sconfitta, e brilla ancora nei cuori di chi, ancora oggi, crede in un mondo diverso, in quel mondo che la Storia ha dimostrato, non molto tempo fa, essere infinitamente migliore di quello attuale.
…il popolo italiano sputa sul cadavere di Benito Mussolini. Tutto il mondo sputa sul popolo italiano…