Se ti ammali ti occupano casa, vergogna italiana
di Giovanni Demarco
L’Italia del 2021 e del governo Draghi trova la sua cartina al tornasole nella vicenda che nei giorni scorsi ha visto vittima un pensionato romano di 86 anni, ENNIO DI LALLA, che ha cercato di fare ritorno a casa sua, dopo che si era allontanato per sottoporsi a degli esami medici, ma si è trovato la serratura cambiata. Sorpresa amara quella del povero pensionato che si ha visto la propria casa, sita nel quartiere Don Bosco, occupata, ovviamente in modo abusivo, da rom che gli hanno impedito l’accesso.
Uno stato debole il nostro. Uno stato debole che non riesce a difendere i deboli dalla prepotenza di chi con arroganza, furbizia e malafede approfitta di anziani e indifesi.
Il povero anziano, per ventitre giorni, dal 13 ottobre al 5 novembre, non riesce a prendere possesso della propria abitazione, frutto di anni di sacrifici, e purtroppo il sistema giudiziario non lo difende.
Quando finalmente viene eseguita l’ordinanza di sgombero la sorpresa é amara: biancheria ammassata, escrementi di cane, cicche spente e cera di candela sul tavolo del soggiorno, disordine ovunque, tanto che il sig. Di Lalla viene preso da un malore, ma non é finita, attualmente (salvo sviluppi dell’ultima ora), all’abitazione sono stati apposti i sigilli ed il proprietario non può ancora farci rientro.
Finalmente del caso si é interessato anche il neo sindaco di Roma, Roberto Gualtieri che ha prontamente allertato i servizi sociali, per assistere il Di Lalla? Macché, per assistere le occupanti e trovare immediatamente loro una casa…. No comment!
Un Paese dove se trovi un ladro in casa non puoi difenderti e se trovi una rom che ti occupa casa non puoi rientrare in possesso immediatamente della tua abitazione non ha futuro.
A Ennio Di Lalla esprimiamo tutta la solidarietà del Movimento Sociale Fiamma Tricolore, vicini alla sua sofferenza per il sopruso che ha subito.