ONORARE IL RICORDO, CAMBIARE ROTTA.
di Daniele Proietti
Il 12 Novembre 2003 in Iraq, precisamente nella città di Nassirya, persero la vita 19 italiani, due dei quali erano civili, cinque soldati e dodici carabinieri. Noi oggi, diciotto anni dopo quell’evento, che ha rappresentato la strage più grave che a livello di numeri riguardasse l’Italia dai tempi della Seconda Guerra Mondiale, ricordiamo costoro, morti in terra straniera oltre che a causa della furia omicida dei terroristi islamici anche per la politica estera scellerata di uno Stato, quello italiano, che dal 1945 ha smesso di tutelare i propri interessi nazionali, diventando, purtroppo, una colonia statunitense. Se in tempi di Guerra Fredda una vicinanza tattica e strategica alla potenza atlantica poteva forse essere giustificata nell’ottica del “male minore”, dalla caduta del muro di Berlino non c’è nessun motivo valido per rimanere in un’organizzazione come la Nato, che possiede decine e decine di basi militari sul nostro territorio, si serve dei nostri uomini, dei nostri mezzi, e in nessun modo ci ricompensa.
Onorare i caduti di Nassirya e ricordarli è un obbligo morale di ogni cittadino italiano; dare un senso al loro sacrificio significa auspicare una politica estera diversa, che non leghi più i destini dell’Italia e degli italiani a dispute altrui ma sia, finalmente, orientata a restituire grandezza alla nostra patria.
Movimento Sociale Fiamma Tricolore