La via della seta sbarca in Formula 1
di Massimo Bosso
Da oggi é ufficiale che Guanyu Zhou correrà in Formula 1 per il team ALFA Romeo nel 2022, affiancando il finnico Valterri Bottas, proveniente dalla Mercedes, Il pilota cinese prenderà il sedile di Antonio Giovinazzi, unico italiano presente nel mondiale, pertanto nel 2022 non ci saranno nostri connazionali presenti nel campionato del mondo di F.1. La notizia, che era nell’aria da mesi, é stata ufficializzata dal dal team principal Frederic Vasseur, la principale dote di Zhou é…. la dote che porterà nelle casse della Sauber, in realtà il team é quello svizzero, l’ALFA é solo uno “sponsor” non contribuendo per il telaio e/o per il motore alla costruzione della monoposto che, infatti, conserva la numerazione progressiva della Sauber (C41). Il nuovo pilota ha alle spalle una carriera in F.2 ed in altre categorie minori tutto sommato dignitosa, attualmente é in lotta per il titolo, ma sicuramente simile a molti altri piloti che, però, non possono disporre di munifici sponsor, si parla di 30 milioni di euro, cifra che sicuramente fa gola al team di Hinwil. Purtroppo da sempre in F1 comandano i soldi e molti sono stati i piloti “con la valigia” , rimane comunque l’amaro in bocca non solo per l’esclusione di un nostro rappresentante ma anche per la poca dignitosa figura di un marchio glorioso, l’ALFA Romeo, scuderia che vinse con autorità i primi due mondiali, nel 1950 con il torinese Nino Farina e nel 1951 con l’asso argentino Juan Manuel Fangio, per poi ritirarsi e ritornare dal 1979 al 1985, in quegli anni non arrivarono grosse soddisfazioni, due pole, una di Bruno Giacomelli ed una di Andrea De Cesaris e qualche podio, ma la squadra utilizzò sempre almeno un pilota italiano se non due e gli “stranieri” rispondevano al nome di Patrick Depailler e Mario Andretti (che comunque era nato in Istria cittadino italiano). Poi il ritorno nel 2019 come patner del team svizzero Sauber con risultati non certo incoraggianti ed adesso….. la Cina é vicina!