I ragazzi della fiamma
di Giacinto Reale
(per gentile concessione dell’autore)
STARDUST MEMORIES: evoliani, quindi, naturalmente “conservatori”
Il bel libro di Barberini e Quaglietti (foto 1) che sto leggendo, anche se non speditamente come vorrei, mi riporta alla mente –riprendendolo da Carioti- un momento di storia missina che avevo dimenticato, perché mi sembrava nell’ordine naturale delle cose.
Scrive Carioti (“I ragazzi della fiamma” (foto 2)), con riferimento alla metà degli anni ‘50 e al dissolvimento del gruppo “evoliano” nell’ambito del MSI):
“I giovani intransigenti sono convinti di poter sfruttare la legittimazione derivante dal controllo del RGSL per imporre il loro primato attivistico…..la dirigenza moderata vuole servirsi dei giovani per indebolire l’opposizione interna di sinistra e garantirsi una forte presenza nelle piazze.
I “figli del sole” …..finiscono per spaccarsi e disperdersi con aspre recriminazioni reciproche.
Altri, come Erra, non coltivano più sogni rivoluzionari e tentano di giocare le loro carte nella competizione tra i Partiti, lavorando alla creazione di un grande schieramento conservatore che trascini la DC verso destra: Michelini li chiama al suo fianco nella battaglia contro il rivale Giorgio Almirante, ma ne teme l’intraprendenza, e finisce per sacrificarli sull’altare dell’unità del Partito”
Niente di eccezionale, per me e per molti della mia generazione. Da un pò di tempo, però, qui su FB vedo agitarsi strane creature: gli “evolo-guevaristi” (indimenticabile auto definizione di un dirigente di Fratelli d’Italia (sic!), i “rosso-bruni evoliani” (sintesi che dovrebbe servire ad accusare gli “altri” di destrismo, conservatorismo e altre nefandezze), e via discorrendo.
Qui siamo oltre la sintesi dei contrari…qui siamo ad un vero e proprio frammischiamento di carte che deriva dall’incultura politica e dalla insicurezza operativa.
Per uno come me, che ama le posizioni semplici e le distinzioni nette, chi è (o ama dirsi) “evoliano”, non è titolato a parlare di RSI (peraltro disprezzata dall’esoterista romano), né, più terra terra di “destra sociale”….stia al suo posto, con gli imparruccati signorotti della reggia di Versailles (o anche prima, con conti, marchesi, valvassori e valvassini) e faccia strada.
La “politica” è altra cosa, a loro può essere riservato l’unico ruolo di ” stare con i moderati, indebolire l’opposizione interna di sinistra, e lavorare per un grande schieramento conservatore” (Giorgia, rizza le orecchie )….. e i nostri “nonni” lo sapevano bene