DA SEMPRE FILO ATLANTICI? GIORGIA MELONI STUDI LA STORIA
di Daniele Proietti
In una recente dichiarazione Giorgia Meloni ha affermato, rispondendo alla domanda di un giornalista che le domandava quale fosse la posizione di Fratelli d’Italia riguardo al conflitto ucraino, che dal 1948 la destra Italiana ha assunto, e mantenuto nel tempo, una posizione di vicinanza rispetto alla Nato.
L’affermazione di per sé non risulterebbe neppure errata se la Meloni intendeva riferirsi alle correnti più conservatrici della Democrazia Cristiana, di cui il suo partito dimostra ogni giorno di più di essere degno erede.
Ma se, come temiamo, il riferimento era al Movimento Sociale Italiano, custode di quella Fiamma che oggi Giorgia Meloni utilizza solo ed esclusivamente per accaparrare consensi elettorali, ci corre l’obbligo di contraddirla.
Nel 1949 i rappresentanti del Movimento Sociale Italiano non approvarono l’adesione al Patto Atlantico dell’Italia.
Del resto il programma missino, a dispetto delle corbellerie dette dalla Meloni, è sempre stato chiarissimo sul tema della politica estera.
La costituzione di un’Europa sociale ed identitaria, autonoma da ogni potenza, ha rappresentato un caposaldo missino.
Se ci sono stati momenti storici in cui la Nato è stata digerita, e non senza lacerazioni interne, essi sono coincisi con le fasi in cui la minaccia sovietica incombeva in maniera reale sul nostro continente.
Dinanzi a quel baratro era chiaro scegliere “il male minore”, ma questo non autorizza una Meloni di turno a inventare linee politiche.
Ci restituisca la Fiamma piuttosto: siamo molto più degni di portarla noi rispetto a lei e al suo Partito, che il tricolore lo ha nel simbolo, ma non nel cuore.
invitiamo a leggere l’intervento dell’On. Russo Perez durante la seduta del 15 marzo 1949