IL PROGRESSISMO CI DICE COSA POSSIAMO LEGGERE
di Daniele Proietti, Responsabile Cultura MSFT
Per ora è un fenomeno che riguarda solo l’America settentrionale e il nord Europa, ma c’è da giurare, visto il clima presente in Italia, che il problema riguarderà presto anche noi.
Nell’ottica di un progetto di rieducazione e indottrinamento, degno del peggior sovietismo, si sta assistendo, sotto il colpevole silenzio generale, a una vera e propria strage di libri.
Basti pensare che, per fare solo alcuni esempi, che in Canada, Asterix il Gallo , Tintin il belga e Lucky Luke il cowboy americano sono stati dati alle fiamme nelle scuole dell’Ontario ( Tintin in Congo di Hergé è diventato praticamente introvabile in America). Cinquemila libri per bambini sono stati distrutti in una “cerimonia della purificazione”. Sono stati mandati al macero numerosi libri del famosissimo scrittore per bambini Dr. Seuss perché considerati “razzisti”.
In cosa consisterebbe il presunto razzismo? Nel fotografare la realtà sociale del tempo in cui questi racconti sono stati scritti.
Un pericolo serio per coloro che vogliono propagandare l’ateismo di stato, la società fluida e la teoria gender.
Descrivere le vicende di una famiglia composta da una madre e un padre è qualcosa, secondo il perbenismo dilagante, di troppo irrispettoso per i teologi della società aperta, per gli apostoli del Nuovo Ordine Mondiale.
Non solo libri cancellati ma anche trame cambiate in senso femminista, come quella del Piccolo Principe.
La nuova versione si intitola la Principessa; nel testo protagonista femminile viaggia verso pianeti in cui qualsiasi lavoro è svolto indistintamente da uomini e donne; e la rosa della versione originale si è trasformata in un garofano.
La donna insomma, deve essere padrona del suo destino, assomigliare agli uomini e pensare a tutto tranne che a fare dei figli e a crescerli. Per quello ci saranno i laboratori, o gli immigrati. Che brutta fine.