O SI CAMBIA O SI MUORE
Giuseppe Conte cerca di rifarsi una verginità politica costringendo il banchiere Mario Draghi, apostolo della finanza internazionale, alle dimissioni.
Mattarella, parte in commedia, farà di tutto per farlo desistere.
Gli alibi sono tanti, già li immaginiamo da ora: non si può andare al Covid, diranno gli organi di stampa servi della dittatura capitalista che dal 1945 ci attanaglia, perché presto tornerà l’emergenza sanitaria, perché le borse potrebbero reagire male o perché c’è la guerra in Russia.
Noi vogliamo fare una cosa diversa, ovvero i motivi per cui in una nazione minimamente normale si andrebbe di corsa al voto: perché sono undici anni che governa non chi é scelto dalla maggioranza degli italiani ma grazie a manovre parlamentari o maggioranze ottenute grazie ad un pugno di voti e , soprattutto, perché gli italiani sono stanchi di essere spremuti come arance dagli speculatori amanti dei libero mercato per poi pagare i fallimenti coi soldi pubblici.
È ora che a governare l’Italia ci sia un progetto politico che abbia radici e futuro, perché l’Italia è stata il faro del mondo per secoli ed ora non può essere gestita da una sorta di liquidatore fallimentare che, con il consiglio di amministrazione, fa il bello e il cattivo tempo.
La caduta di Draghi è un fatto molto positivo, ma deve preludere a un cambio di sistema. Diversamente sarebbe solo un mischiare le carte, e gli italiani sono stufi, perché sanno che tanto, il mazziere, è sempre lo stesso.
Segreteria Nazionale
Foto di Brigitte Werner da Pixabay