FILM GIÀ VISTI
di Daniele Proietti
Sedersi sul divano e assistere per l’ennesima volta alla replica dello stesso film: è questo quello che devono aspettarsi i cittadini italiani da qui ai prossimi mesi.
Abbiamo avuto intere legislature in cui il centrodestra era al governo, talvolta con una maggioranza numerica molto consistente, e ogni volta la promessa di ridurre i numeri del fenomeno migratorio è stata disattesa; Gianni Alemanno, esponente di spicco della cosiddetta “destra sociale ” , ha governato Roma garantendo lo sgombero di tutti i campi nomadi, e ciò, puntualmente, non è avvenuto, come è successo in qualsiasi città italiana nella quale questa “destra” ha governato.
Siamo pronti a scommettere che, anche stavolta, le aspettative dei tanti che hanno riposto la loro fiducia in Giorgia Meloni pensando che lei potesse essere davvero quella patriota quale si definisce e comportarsi di conseguenza, saranno deluse.
Lo dimostrano già i toni che la presidente di Fratelli d’Italia usa nelle interviste: oggi appare cauta, conciliante, disposta a fare molte concessioni a quelli che, quando era all’opposizione, definiva nemici giurati.
Ve le ricordate le sfuriate del 2015? Ecco, sono un ricordo. Giorgia è entrata a palazzo, e quando si variano certe soglie si cambia, soprattutto se non si ha un ideale concreto a guidare la propria azione politica.
Noi, a differenza di Giorgia Meloni, “siamo figli della Storia, di un sogno, di un’idea” come recita il nostro inno, e nessuna eventuale soglia varcata potrebbe modificare questa bellissima, straordinaria realtà.