Due pesi e due misure
di G. Manoli
Apprendiamo con soddisfazione che Giuseppe Castaldo, l’ennesimo italiano costretto a difendere la propria vita e la propria attività e che sparò ed uccise due rapinatori, è stato assolto perché “il fatto non costituisce reato”.
Dopo la giusta felicitazione, non possiamo non rilevare, che i condannati per legittima difesa a seguito di rapina, sono ancora troppi per uno Stato cosiddetto di “Diritto”.
Tra questi il dramma umano di Guido Gianni, condannato a 12 anni a seguito di rapina armata unita a percosse e minacce, in conseguenza della quale fu costretto a reagire attingendo due rapinatori e ferendone un terzo. Il tragico fatto accadde il 18 febbraio 2008 e dopo ben 14 anni di procedimenti, conditi da lacunose e superficiali indagini, ora Guido Gianni langue in un carcere di massima sicurezza.
A nulla ad oggi sono valse oltre 80.000 firme di Petizione rivolta all’ottenimento della Grazia; oltre alle numerose manifestazioni ed attestazioni di sostegno, che hanno visto in campo fin dalla prima ora il Movimento Sociale Fiamma Tricolore con i suoi dirigenti.
Disgraziatamente, le storture le incongruenze e le rigidità di una Legge sulla Legittima Difesa, continuano a fare danni sulla pelle degli italiani onesti.
Attendiamo, con la fiducia ridotta ai minimi termini, che sia finalmente modificata in modo sostanziale, in cui venga finalmente difesa la vittima e non il carnefice.
E’ ora di dire basta, il nuovo esecutivo ha tutti i poteri per farlo, provveda subito al varo di una nuova Legge.
Ribadiamo forte il nostro grido: Guido Gianni libero!
https://www.change.org/p/giustizia-per-guido-gianni