Rischio idrogeologico, dalla prevenzione al taglio risorse PNRR
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di F. Simeone
In Italia la storia non insegna nulla oppure siamo in balia di “politici politicanti” che di politica non conoscono proprio nulla basi comprese? Allora vieni da chiedere ma le scuole politiche che si facevano una volta che fine hanno fatto?. Queste domande nascono da un’ azione di questo governo, come tante dello stesso e dei precedenti nessuno escluso, che tende solo a gestire i bilanci come se fossimo in una sorta di amministrazione controllata. L’ ultimo esempio è il taglio dei fondi del PNRR il rischio idrogeologico. L’ Emilia Romagna avrebbe dovuto insegnare che attività di prevenzione e controllo sono necessarie e invece di investire in tal senso il governo cosa fa? Taglia 1.287.100.000 € destinate proprio alla prevenzione ed al controllo dei territori a rischio. A pagarne il conto sono proprio le regioni tra cui la Campania che è terza per rischio dissesto secondo la classifica ISPRA a causa del consumo eccessivo ed incontrollato del sottosuolo. E se alla voluta incapacità politica di gestione e prevenzione andassimo ad aggiungere il silenzio di chi ci governa in Campania il gioco è fatto. La Nazione non è un condominio in amministrazione controllata, non abbiamo bisogno di “amministratori di condominio” prestati alla politica. L’ Italia ha bisogno di veri e propri politici, di quelli con la P maiuscola, in grado di prevedere e quindi di agire per risolvere a monte i problemi che da sempre e non da adesso ci attanagliano e ci fanno piangere di continuo morti e feriti.
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