AN-FdI, solito teatrino
di G. Ciarcia
Che Fratelli d’Italia sia un partito di sistema lo abbiamo capito fin da subito, nessuno di noi ha mai minimamente pensato che quell’ agglomerato potesse rappresentare la nostra casa, ossia la casa dei missini, la casa di una sana politica nazionalpopolare. Abbiamo subito perfettamente inteso che quella sigla era la riedizione in salsa ancor peggiore della vecchia Alleanza Nazionale, ebbene destra liberista, destra conservatrice, destra di regime.
Oggi veniamo a conoscenza da un’inchiesta di “Report” che la nascita di quel partito dopo lo scioglimento del PDL sembrerebbe essere stata finanziata con ben 750.000 euro dal vecchio leader del centrodestra. La cosa non ci stupisce, il fondatore di Forza Italia ha sempre cercato di snaturare ed uccidere l’area della Destra Sociale. Lo ha fatto nel 1995 quando ha incentivato se non ordinato l’uccisione del Movimento Sociale Italiano, complice esecutore quella indegna classe dirigente che in quegli anni si ritrovò malauguratamente ai vertici del MSI. A quanto pare lo ha fatto una seconda volta nel 2012 con più o meno gli stessi attori del 1995. Certo, con l’implosione del calderone politico liberal-liberista che fu il Popolo della Libertà, poteva nascere un pericoloso (per il sistema) soggetto di destra sociale alternativo al berlusconismo e decisamente più credibile, si capisce quindi la mossa del cavaliere di far mettere in piedi foraggiandolo un partito di pseudo destra nazionale e sociale dagli stessi complici rinnegati e venduti di venti anni prima. Lo specchietto per le allodole in effetti è riuscito ed in ragione di ciò oggi Fratelli d’Italia si trova ad essere il primo partito di governo. Ma lo specchietto è buono appunto per le allodole che auspichiamo diminuiscano presto di numero, non certo per i difensori dell’idea e della continuità ideale; per questi rimane in piedi in opposizione all’abiura cominciata trent’anni fa solo e soltanto il Movimento Sociale Fiamma Tricolore.
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