L’ingannevole spettacolo della povertà
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di D. Proietti
Come accade ogni anno, compreso in ogni periodo di festività, sui canali televisivi vengono trasmessi a ripetizione spot lacrimevoli che, avendo bambini poveri e denutriti come protagonisti, sono finalizzati a stimolare empatia a far sì che gli italiani versino soldi nei conti correnti di organizzazioni internazionali dedite, fino a prova contraria, alla beneficenza.
Riteniamo la strumentalizzazione del volto dei piccoli un qualcosa di deprecabile, e ci domandiamo come si pensa che questo possa stimolare cittadini spesso poveri a togliersi il poco che hanno mentre non tange minimamente il cuore dei magnati che animano spesso e volentieri le suddette organizzazioni, i quali potrebbero con una sola donazione risolvere i problemi di interi continenti.
Basta ipocrisia, basta prendersi e prendere in giro. Iniziamo dalla solidarietà nazionale, sarebbe già un grandissimo successo.
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