Signora, quando condannerà le bombe su Gaza?
di P. Manoli
Gentile Signora, spero non le sia sfuggito che dal 7 ottobre ad oggi, nella sola Striscia di Gaza o se preferisce prigione di Gaza, sono morte per mano israeliana ad oggi 22.185 persone, con una media di oltre 250 morti al giorno, di cui ben il 70% dei decessi risulta composto da donne e minori.
Spero non le sia sfuggito che ad oggi circa 6.000 bombe sono state sganciate sulla Striscia di Gaza, per un peso totale di 4.000 tonnellate di esplosivo; tutte esplose in pieno centro abitato, senza risparmiare ospedali o luoghi di culto; nei primi giorni gli abitanti dei palazzi venivano avvisati 6 minuti (?!) prima, da settimane nemmeno questo. Negli ospedali non vengono risparmiate nemmeno le terapie intensive e le sale nascite; inutili le grida di dolore e le proteste dei medici che si prodigano in mille modi per cercare di salvare vite umane, nell’assoluta mancanza di medicine di qualsiasi tipo; le autorità israeliane, non permettono l’ingresso nemmeno di camion con forniture mediche.
Spero non le sia sfuggito che, come in un triste gioco da tavolo, gli sfollati invitati a spostarsi verso Gaza sud vengono poi bombardati lo stesso ed i sopravvissuti costretti a “vivere” con pochissima acqua, cibo e medicine. Impossibile ritornare a Gaza nord, ormai satura di bombe ancora attive e macerie.
Spero non le sia sfuggito che Gaza è solo un tassello del dramma Palestinese che si consuma anche nelle enclave di Ebron e Jenin, ormai ridotte allo stremo da un’occupazione senza fine, che comprende anche i territori occupati della Cisgiordania.
Quanto dovremmo ancora aspettare per sentire pronunciare da lei una condanna senza se e senza ma verso il dramma palestinese?
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