GUERRA? SI PENSI A METTERE GLI ITALIANI NELLE CONDIZIONI DI FARE FIGLI
di D. Proietti
Qualche anno fa esponenti del Movimento Cinque Stelle asserivano che attraverso misure come il reddito di cittadinanza sarebbe stata abolita la povertà.
I dati hanno sbugiardato questa tesi: non solo la povertà non è stata abolita, ma è cresciuta e di molto.
Una condizione economica precaria che spesso non consente alle coppie italiane di formare una famiglia.
Secondo i dati provvisori, i nati residenti in Italia sono 379mila, con un tasso di natalità pari al 6,4 per mille (era 6,7 per mille nel 2022). La diminuzione delle nascite rispetto al 2022 è di 14mila unità (-3,6%). Dal 2008, ultimo anno in cui si è assistito in Italia a un aumento delle nascite, il calo è di 197mila unità (-34,2%). Lo dice Istat nel report denominato “Indicatori demografici anno 2023”.
Ecco, chiediamo al Governo che invece di assecondare la Nato nei propri piani guerrafondai inizi a pensare a porre in essere misure volte a incentivare le nascite.
Non è dai barconi che deve arrivare il nostro futuro, ma dalle culle. Speriamo lo si capisca presto, pena la nostra estinzione.