Gli USA, alleati o padroni?
di V. Guardino
Da quasi 80 anni, ci dicono che l’Italia è uno degli alleati principali degli Stati Uniti, i quali ci avrebbero liberati durante la seconda guerra mondiale, portandoci la “democrazia”. Ma è realmente così? Occorre sfatare questo mito. La conquista della penisola durante il biennio ’43-’45 non è stata una “liberazione”, bensì un’occupazione militare. Come potrebbe essere altrimenti, visto che l’Italia non possiede basi in America, mentre gli U.S.A. ne hanno oltre 100 sul nostro territorio. Inoltre, è un fatto storico che la cosiddetta “liberazione” ci ha riportato la mafia e la massoneria, forze criminali che il fascismo aveva sconfitto. Bisogna ammettere, tuttavia, che nei primi decenni dopo la guerra gli americani, ormai padroni d’Italia, sono stati bravi a non accelerare troppo il progetto di distruzione della nostra civiltà. Essi hanno ottenuto il favore della popolazione tramite il cosiddetto Piano Marshall, tramite la spinta verso il consumismo, mediante una propaganda favorevole che li dipingeva come i “protettori” dell’Occidente dall’Unione Sovietica. Ancora oggi ci sono coloro che considerano gli americani non come un paese occupante, ma come i “buoni” e gli artefici del benessere. Tuttavia, già a partire dal ’68 cominciava ad essere sempre più evidente la loro colonizzazione: stile di vita libertario ed eliminazione del Cristianesimo dal cuore del popolo, capitalismo economico e multinazionali, dominio sulla politica e la collusione con entità deviate dello Stato hanno rappresentato gli aspetti più evidenti del dominio U.S.A. sulla nostra nazione. Oggi, finita la Guerra Fredda da un pezzo e mutati gli scenari globali, risulta priva di qualsiasi utilità la nostra alleanza/sottomissione con loro, la quale, negli ultimi decenni, ci ha portati a collaborare a guerre di aggressione che gli americani hanno svolto (e stanno tutt’ora svolgendo) per sottomettere geo-politicamente il mondo con la scusa di “esportare la democrazia e i diritti umani”. La soluzione che noi missini proponiamo non può che essere quella di un riscatto dell’Italia e degli altri popoli europei, liberi finalmente dalla Nato e dalla UE per la costruzione di un’Europa forte e confederata, custode della propria identità 3 volte millenaria. Un’Europa distante dalle guerre e dalle ideologie che vengono da oltre oceano e che ritorni nuovamente ad essere faro di civiltà per il mondo.
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