L’Europa e la UE
di V. Guardino
Visto l’approssimarsi delle elezioni europee, non possiamo non dire la nostra sull’Europa e sul relativo concetto. È esistita per più di 2000 anni un’Europa guida e faro della civiltà mondiale. Un’Europa classica nata dalla filosofia greca (Socrate, Platone e Aristotele),la quale proseguì con l’urbanistica e soprattutto col diritto di Roma (Seneca e Cicerone). Questa Europa fu poi sopraelevatanel Medioevo dalla patristica, dalla scolastica, dalla trascendenza Cristiana e dall’unione tra Papato e Impero.Essa, purtroppo, con l’avvento della modernità cominciò nel tempo ed essere sconvolta. La prima incrinatura avvennecon riforma luterana che frammentò l’unità cattolica europea. Poi fu la volta dell’illuminismo e della rivoluzione francese che partorirono il liberal-capitalismo con i disastri sociali connessi, il relativismo, la negazione dei valori spirituali e il dominio della massoneria. Questa Europa rischiò di affondare all’inizio del secolo scorso con l’affermazione della sovversione atea e materialistica del bolscevismo. Dopo un periodo in cui le forze anti-europee furono bloccate, il disegno distruttivo riprese vigore con l’americanismo consumista ed edonista il quale, con seconda guerra mondiale,si è impadronito dell’Europa occidentale, lasciando quella orientale sotto il tallone dell’URSS.Nel medesimo periodo post-bellico, i banchieri, i tecnocrati e i loro burattini (i politici) cominciavano a progettare l’Unione europea, non come unione di Stati che difendesse le radici europee dal super-capitalismo e dall’ateismo comunista, ma come un blocco filo-americano che cancellasse le ultime tracce di quella che fu la nostra cultura e civiltà, annullando la sovranità delle nazioni e assoggettando le stesse ad una globalizzazione che, una volta caduto il blocco sovietico,mira ad unificareil mondo sotto la plutocrazia internazionale. In relazione a ciò, risulta più che mai indispensabile difendere le patrie con la loro identità, cultura, lingua, confini geografici e particolarità, affinché non siano fagocitate nel calderone del nuovo ordine mondiale che,livellando tutto, impoverisce ogni cosa.È d’obbligo, dunque, distanziarsi da questa UE, negazione dell’idea di Europa, priva di radici cristiane. Pertanto, vista l’assenza della Fiamma a causa della difficoltà a raccogliere le firme, conviene astenersi dal voto. Chi pensa che la UE possa essere cambiata “da dentro” si illude, perché essa costituisce un meccanismo che non lascia spazio alla politica in quanto è in mano a pochi usurai che hanno il solo scopo di piegare i popoli e le economie nazionali. Per noi, l’Europa di Maastricht deve sparire e deve sorgere, finalmente, la nuova Europa identitaria, cristiana e sociale, figlia di Roma e degna custode delle sue tradizioni plurimillenarie.
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