Immigrazione,tutta la verità
di V. Guardino
L’ideologia dei cosiddetti “diritti umani”, di cui l’occidente è vittima, pone il suo pilastro sulla pratica schiavistica dell’immigrazione fuori controllo. In pochi anni, milioni di immigrati si sono riversati sulla nostra madre patria. “Accogliamoli tutti e restiamo umani”, predica il pensiero unico politicamente corretto; peccato che a nessuno dei sostenitori dell’immigrazione incontrollata importi qualcosa della sorte di questi schiavi. Gli immigrati che arrivano sul nostro territorio sono per lo più sub-sariani o islamici, tutti giovani, buoni per il lavoro nero e per l’incremento della criminalità. Pare evidente, dunque, che dietro tale deportazione vi sia un grosso giro di soldi che fa gola ai mercanti di esseri umani e alle cooperative. Gli immigrati, oltre a ciò, rappresentano la perfetta manodopera a basso costo che la plutocrazia aspettava per abbassare finalmente il costo del lavoro e cancellare in tal modo quel che resta dello stato sociale. Ma c’è una ragione più profonda che muove questo processo. Coloro che gestiscono i poteri veri: le banche, le borse, le multinazionali, i media e le sette massoniche hanno deciso di fare dell’Europa un meticciato senza radici culturali per poterlo meglio manovrare. Un popolo senza storia e identità, infatti, diventa un giocattolo nelle mani dei potenti. Dante, padre della lingua italiana, così scrisse a proposito della mescolanza delle genti: “Sempre la confusion de le persone principio fu del mal de la cittade”. Roma, è la storia che lo insegna, iniziò il suo processo di decadenza nel momento in cui decrebbe demograficamente ed incominciò a far entrare in massa i barbari all’interno del limes dell’Impero. Ma quanti oggi apprendono dagli insegnamenti della storia? Ben pochi. E non si osi paragonare l’odierna invasione con l’emigrazione dei nostri nonni, perché questo paragone è artificioso e l’equazione non regge. L’emigrazione dall’Italia, infatti, non aveva le proporzioni che ha assunto l’invasione in corso, ovvero non si poneva come immigrazione sostitutiva nei confronti di altri popoli; inoltre, era più facile l’integrazione tra europei, mentre risulta praticamente impossibile l’integrazione con allogeni che non hanno nulla in comune con la nostra cultura, e il caos sociale che negli ultimi tempi sta accadendo nei quartieri delle città lo dimostra. Famiglie di connazionali sfrattate per far posto a immigrati, italiani che perdono il lavoro perché lo straniero svolge il medesimo ad un prezzo più basso. In relazione a ciò, qual è il vero bene di queste popolazioni? Fuggire dalle loro terre per venir qui ad essere schiavizzati, oppure rimanere in patria e far fiorire la loro terra? E qual è il vero bene dell’Italia? Accogliere indiscriminatamente gli immigrati e perdere i propri figli decretando la morte del nostro popolo? Oppure avviare i rimpatri, intervenire per favorire le nascite ed incoraggiare i giovani a rimanere? Purtroppo, il pensiero unico, diffuso coralmente da televisioni, giornali, rete, è sempre pronto a bollare tutto ciò come razzista e fanatico. Un numero cospicuo di falsi maestri pontificano quotidianamente ad una massa di stolti che non sanno cosa pensare, perché non sanno più usare il cervello e non hanno criteri validi con cui giudicare. Ma quando c’è di mezzo la sopravvivenza della patria, non si può esitare un momento. L’identità di un popolo è ciò che, in un individuo, è il codice genetico il quale, nel caso in cui andasse in frantumi, verrebbe distrutto il popolo stesso. Per tale motivo, noi missini non solamente rimaniamo alternativi a false “destre” di regime, ma continueremo a combattere la buona battaglia fino alla vittoria per la salvezza del popolo italiano.
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