La “Terza Via”, unica alternativa

33 0
Read Time:4 Minute, 50 Second

di V. Guardino

Sin dalla sua fondazione (26/12/1946), il Movimento Sociale Italiano ha incarnato una concezione avanzata dal punto di vista sociale ed economico. Questa concezione, nota come “Terza Via”, supera al tempo stesso marxismo e liberal-capitalismo, le due visioni del mondo uscite vincitrici della seconda guerra mondiale.
Marxismo e liberal-capitalismo, infatti, sono due strade senza uscita, come ebbe a dire Almirante, poiché sono figlie entrambe di una visione materialistica della società affermatasi con gli “immortali principi” del ‘89, quindi con la negazione di Dio e della Tradizione. Se il liberal-capitalismo subordina i popoli, e i singoli esseri umani in genere, alle logiche del mercato e del profitto, il marxismo dapprima li inganna mediante l’odio di classe e l’invidia sociale, poi li schiavizza sotto un crudele capitalismo di Stato.
Dagli anni ’90 in poi, tuttavia, lo scenario risulta cambiato poiché l’URSS è crollata e l’utopia comunista si è ignominiosamente conclusa. È rimasto solo un nemico da combattere, ovvero quel liberal-capitalismo che, con l’avvio della globalizzazione, si è trasformato sempre più in una tirannia plutocratica a livello mondiale. Il capitalismo odierno, infatti, non tollera in alcun modo sovranità, identità, radicamenti e lavoro stabile; al contrario, esso vuol ridurre il mondo intero ad un piano liscio dove merci e uomini mercificati scorrono senza ostacoli. Tutto deve essere precario, flessibile, sottoposto ad un sistema di banche e di multinazionali che ormai hanno molto più potere dei governi. Persino la famiglia, da sempre roccaforte di amore e radicamento, è stata sottoposta alle logiche del mercato (banche del seme, uteri in affitto, bambini in compravendita quasi fossero giocatoli). Si può dire, senza esagerare, che il capitalismo occidentale di questi ultimi due o tre decenni è divenuto una distopia che ricorda parecchio i regimi comunisti.
Pertanto, oggi più che mai, è necessario lottare per una concezione etica della vita e dello Stato, ossia per una socialità autentica fondata sulla collaborazione tra le classi e sulla funzione sociale della proprietà privata. A nostro avviso, lo Stato, dopo aver recuperato a pieno la sovranità, deve categoricamente intervenire in economia per porre le regole al mercato, per tutelare le eccellenze della produzione nazionale, per restituire linfa vitale alle piccole imprese che rischiano di essere schiacciate da multinazionali straniere. La nostra meta è una rivoluzione sociale che prevede la rappresentanza giuridica delle categorie all’interno dell’apparato statale e l’equa socializzazione degli utili delle aziende aventi un alto numero di dipendenti; ci battiamo altresì per ridare al lavoro quell’alto valore di dignità e di elevazione umana tramite la creazione di impieghi stabili, sicuri e ben pagati che permettano a tutti di rimanere nella propria terra, sposarsi, mantenere dignitosamente i figli. Non crediamo che il futuro del nostro popolo sia l’essere alle dipendenze di un reddito di cittadinanza. Noi siamo contro qualsiasi assistenzialismo che umilia il senso della vita umana asservendola al consumismo di massa, poiché solo il lavoro può far sì che l’uomo dia meglio di sé per il bene della sua comunità.
Lo Stato Nazionale del Lavoro che ci proponiamo di realizzare presume anche l’espulsione, pressoché totale, dei privati dai settori strategici della vita nazionale quali la scuola, la sanità, l’acqua, le infrastrutture. Non si può fare profitto quando è in gioco la vita del popolo, questo è il nostro principio guida. Inoltre, vogliamo ripristinare tutti i diritti sociali sulle pensioni, sull’inserimento lavorativo, sulla possibilità di comprar casa (Mutuo Sociale) e sulla tutela dei bisognosi, diritti che in questi anni sono stati negati da governi servi delle logiche di Bruxelles.
Come si può notare, l’accusa che la storiografia marxista ha fatto al MSI di essere, rispetto al tema dei diritti sociali, il braccio di difesa degli interessi capitalistici, si è rivelata la più miserabile delle menzogne. I nostri avversari non tollerano un programma sociale come il nostro perché rappresenta la sconfitta delle loro perfide teorie e la fine dei loro inumani interessi. Si lasci pure a uomini piccoli, come quelli che popolano il panorama politico e mediatico, di parlare ancora di fascismo e di antifascismo, noi proseguiamo decisi la nostra lotta certi che, al momento propizio, la Provvidenza decreterà il trionfo dei nostri ideali.

***DISCLAIMER – Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. La Redazione de “Il Missino” ed i titolari della Associazione culturale omonima non si assumono la responsabilità degli articoli pubblicati, del loro contenuto, delle idee espresse, né per i danni che tali scritti potrebbero arrecare direttamente o indirettamente ad istituzioni, a partiti politici, a personalità pubbliche e private, né alle conseguenze legali derivanti da qualsiasi dichiarazione o pensiero in contrasto con le Leggi vigenti. Le idee espresse dall’autore non rappresentano le idee della Redazione, ma quanto espresso dall’autore firmatario dell’articolo. La Redazione de “Il Missino” non effettua controlli sulla veridicità delle informazioni pubblicate. L’articolo, nella sua integrità, sarà sotto la responsabilità di colui che ha firmato, ovvero la cui firma  apparirà come autore firmatario del testo pubblicato, solo dopo espressa richiesta scritta diretta di pubblicazione alla redazione; con la stessa dichiarazione il firmatario solleva la Redazione da qualsiasi responsabilità. La Redazione de “Il Missino” non si assume la responsabilità delle immagini a corredo degli articoli, le quali sono inserite a mero carattere illustrativo e sono liberamente tratte anche da siti che dichiarano le stesse “Creative Commons”; alcune immagini sono modificate liberamente solo per temporanee finalità illustrative e non commerciali; le immagini segnalate da eventuali legittimi proprietari, dopo opportuna verifica, potranno essere rimosse dopo espressa segnalazione a “lascia un commento” in calce all’articolo e/o mail indirizzata e firmata per esteso da chi ne detiene i diritti a ufficiostampa@fiammatricolore.org***    

Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleepy
Sleepy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

Lascia un commento

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi