Riflessioni sull’8 settembre 1943
di Gabriele Leccisi
Occorre subito precisare che la resistenza non fu un Movimento sorto e voluto dargli italiani bensì un’organizzazione voluta e largamente finanziata dagli alleati mentre l’ Italia era in guerra a fianco .della Germania, infatti fu Eisenhower a proporre il 19 settembre 43 a Roosevelt un coinvolgimento del vile Vittorio Emanuele terzo al loro fianco contro il proprio Paese. Churchill volle che il Re traditore e la sua schiera di alti uffficiali che avevano abbandonato i soldati impegnati su numerosi fronti dichiarassero guerra alla Germania nostra alleata e così fu!
Badoglio, dopo avere dichiarato che la guerra continuava dopo la caduta del governo presieduto da Mussolini il 25 luglio, il 13 ottobre annunciò l’intervenuta dichiarazione di guerra contro la Germania. La “resistenza”, quello che fu definito un ” secondo Risorgimento” in realtà in piena guerra si chiamerebbe, secondo il Diritto, alto tradimento punibile con la fucilazione, tutto ciò avveniva mentre i nostri alleati tedeschi erano massicciamente presenti sul nostro Territorio nazionale.
Concludo pertanto rivolgendo alcune semplici domande: ” chi sono secondo un corretto giudizio storico i veri responsabili della prima battaglia di Montelungo che tra il 7 e il 16 dicembre vide impegnato un nuovo esercito italiano interamente realizzato grazie al sostegno degli alleati
contro i tedeschi in quanto quell’esercito era riconosciuto come cobelligerante con gli alleati ? Chi sono i veri responsabili quantomeno morali delle stragi alle fosse Ardeatine e di tante altre stragi compiute dai tedeschi e dalle insorgenti formazioni partigiane?
L’8 settembre 1943 è una data che segna, come taluni sostengono, la fine della Patria, il disonore di un’intera Nazione, l’inutile sacrificio di tanti Italiani caduti per la Patria e dimenticati ovvero una cobelligeranza che non è mai stata riconosciuta in concreto alla fine della guerra e che comunque segnerebbe una nuova, radiosa alba della rinascente Italia?
Forse piú semplicemente la nostra attuale Italia nata dalla resistenza è soltanto il risultato di una scia di sangue versato per il tradimento di chi, nominato addirittura imperatore, avrebbe dovuto stare al suo posto ed assumersi tutte le responsabilità del proprio ruolo lottando per proteggere il proprio popolo dinanzi ad una sconfitta che si prevedeva imminente.
Concludo ricordando, tra l’altro, che i caduti di Cefalonia si sacrificarono per l’onore della loro divisa e quindi dell’Italia nel momento in cui gli ex alleati improvvisamente intesero umiliarli accettando una disonorevole resa. Cito l’episodio in quanto si tratta di un falso storico affermare che si tratterebbe del primo episodio di “resistenza”.
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