I Codici in soffitta?
di Gabriele Leccisi
La domanda sorge spontanea e la suggerisce al sottoscritto Camillo Pellizzi, politologo del novecento.
Egli scoprì che in Inghilterra esisteva una legge antica che consentiva al marito di bastonare la moglie non oltre le ventidue per non turbare la quiete notturna.
È noto che gli inglesi non hanno codici ai quali i giudici devono scrupolosamente attenersi, la Giustizia viene amministrata secondo l’analisi dei casi simili già affrontati da altri giudici in precedenza.
Per questo motivo non hanno bisogno di abrogare quella legge dovendo i magistrati giudicare secondo coscienza e quindi chi si azzardasse a bastonare la moglie verrebbe severamente punito. Naturalmente il sistema meriterebbe di essere illustrato ma questa non può essere la sede per farlo dovendo andare sibito al conccreto.
Si provi ad immaginare che scoprissimo l’esistenza di analoga legge nel nostro Ordinamento e che prima di ottenere l’abrogazione della stessa un marito bastonatore fosse processato. La conclusione sarebbe che nel frattempo verrebbe assolto. Ma noi siamo bravi a ricorrere a giochetti bonariamente soprannominati ” bizantinismi” per cui nell’ attesa dell’abrogazione non fisseremmo il processo e se il Parlamento tardasse vi sarebbe sempre
la possibilità di non iscrivere il delinquente nel registro degli indagati in quanto il fatto non è definibile nell’attesa come reato.
Una volta abrogata la legge il mascalzone se la caverebbe essendo la legge per definizione irretroattiva.
Forse sarebbe il caso di cominciare a pensare che i nostri codici sono ormai inadeguati per affrontare la delinquenza ed il femminicidio in particolare. L’argomento merita seri approfondimenti con l’avvertenza che abolire i codici significherebbe trasformare radicalmente il nostro attuale Ordinamento Istituzionale ed il regime non ha alcun interesse a ” castrarsi” per propria stessa volontá. Meglio non modificare nulla con la scusa che gli italiani non sarebbero” maturi” per cambiamenti radicali, vuoi per mentalitá, abitudini, costumi, tradizioni, usi locali, consuetudini e qualsivoglia balla ulteriore all’elenco si volesse aggiungere.
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