La retorica dei diritti umani
di V. Guardino
Quando si parla di valori dell’occidente, ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli. L’Italia e l’Europa hanno prodotto la civiltà occidentale, una creazione universale troppo grande per essere calpestata e svilita dai pennivendoli del sistema, ossia da intellettuali asserviti al potere i quali occupano quasi militarmente le cattedre universitarie e gli studi dei salotti televisivi.
L’Occidente nasce con le polis e con la filosofia greca, continua in modo più ampio con Roma e con la sua eredità civile e giuridica fino a quando, da Costantino in poi, il Cristianesimo trionfò su larga scala nobilitando la civiltà classica. Ma oggi assistiamo al rovesciamento di questa eredità poiché con occidente adesso si intende lo stile di vista materialistico e consumistico, la plutocrazia parassitaria, l’assenza di regole morali dentro il quadro di una concezione massonica affermatasi a partire dall’illuminismo. Se una volta l’Occidente era il riflesso terreno del Regno Eterno, oggi esso rappresenta una sorta di Babilonia, la città del caos, dove corruzione, menzogna, perversione ed idolatria la fanno da padrone.
Uno dei mantra dell’occidentalismo odierno è la cosiddetta “retorica dei diritti umani”, che noi assolutamente neghiamo. Perché? Perché siamo disumani? Ma neanche per sogno. Noi neghiamo tale retorica poiché non ha nulla a che vedere con la carità cristiana. Si tratta di uno strumento ideologico funzionale a contrapporre pseudo-diritti individuali astratti e dannosi quali aborto, omosessualità, droga, sostituzioni etniche eccetera, ai sacrosanti diritti di carattere nazionale, spirituale e sociale quali ad esempio il diritto a non emigrare, a vivere la propria identità, ad avere un lavoro stabile e ben pagato, a costruirsi una famiglia. Inoltre, la retorica dei diritti umani è divenuta un dogma quasi teologico: in nome dei diritti umani, dicono, bisogna bombardare e distruggere (USA e Israele docent) tutti i paesi avversi, specie quelli islamici o la Russia, i quali hanno la colpa di conservare la loro identità e la loro indipendenza. Questa è, in sintesi, la globalizzazione: un’occidentalizzazione americanista ed anti-cristiana del mondo la quale sta presentando a tutti i popoli il suo conto amaro e distruttivo. Abbasso l’ideologia dei diritti umani, viva i diritti degli uomini e dei popoli!
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