E NON DITECI ANCORA CHE NON GOVERNANO LE BANCHE
Roma 3 Feb. – La crisi di governo in atto non è stata risolta dalla mediazione del Presidente della Camera Fico e così la palla è passata nuovamente a Mattarella, il quale, in maniera incredibile, invece di prendere atto della situazione e indicare le elezioni come unica soluzione possibile, ha fatto ancora una volta un discorso meramente politico affermando che il paese non può permettersi di passare mesi importanti come questi nell’incertezza politica ed è indispensabile in questa fase avere un esecutivo forte e autorevole.
Da chi dovrebbe essere presieduto questo meraviglioso governo? Da colui il cui nome circola da mesi nei palazzi della politica, ovvero Mario Draghi, che è stato convocato al Quirinale nella giornata di oggi. Se questa dovesse essere davvero la soluzione significherebbe di fatto commissariare l’Italia, dandone le sorti in mano a un burocrate esecutore degli ordini che arrivano da Beuxelles e da quei poteri forti che, insieme, rappresentano il male vero della nostra Nazione.
Vedremo come si comporteranno i partiti a questo punto: qualora dovessero acconsentire a un governo Draghi firmerebbero la fine della politica e l’inizio ufficiale della tecnocrazia; se invece dovessero opporsi non ci sarebbe comunque nulla da festeggiare, perché c’è la consapevolezza che se l’assetto politico resta questo persone come Draghi, pur non esplicitamente, continueranno sempre, in un modo o nell’altro, a dettare l’agenda ad una Nazione che, nata spiritualmente schiava di Roma, è ormai diventata serva dalle banche. Uno scenario, questo, che, chi come noi vede l’Italia e l’essere italiano come un binomio quasi sacro in senso metafisico e non come il mero frutto di una combinazione, non può assolutamente accettare.
Sarà un Monti bis ?
il monti bis si traduce in Draghi al governo. siamo stati veggenti. abbiamo detto in anticipo cio che avevamo sospettato. triste pagine per la Nostra nazione.. rimaniamo vigili..