LA DITTATURA DI FEDEZ E COMPAGNI
di DANIELE PROIETTI
Solo in un paese come l’Italia di oggi, una repubblichetta, (le Repubbliche vere sono ben altra cosa), di stampo liberale e antifascista, può verificarsi quello che è avvenuto pochi giorni fa su una rete del servizio pubblico, dove un cantante di livello nemmeno tanto eccelso, consapevole, forse, della sua mediocrità artistica, si è improvvisato politico e ha sfoderato un intervento fazioso e becero, toccando un un argomento di cui, ne siamo sicuri, non è a conoscenza.
Il Ddl Zan non punta, come sostiene Fedez travestendosi da portavoce, a offrire tutele a un mondo, quello omosessuale e Lgbt, che, codice penale alla mano, già ne ha: questo decreto legge, ed è per tale motivo che certe lobby stanno premendo così tanto per la sua approvazione, mira a silenziare il dissenso, a sanzionare penalmente chi esprime un giudizio difforme dai dogmi del politicamente corretto, a porre, in ultima analisi, ai margini della vita culturale e politica italiana chi osi affermare un concetto tanto naturale quanto semplice, ovvero che la Famiglia, per il significato che questo termine ha assunto da secoli, è SOLO quella formata da un uomo e una donna, perché solo l’unione di due generi sessuali diversi può dare la vita a nuove persone.
Si tratta di una legge liberticida, che ha la stessa logica della Legge Mancino, e che contrasta con l’articolo 21 della nostra costituzione, che garantisce a tutti il diritto di parola.
Fedez e tutto il mondo arcobaleno che lui rappresenta, figlio di concetti FALSI come la fratellanza, l’uguaglianza e la libertà che diventa licenza di distruggere ogni forma di tradizione, non riusciranno a portare i cervelli di tutti all’ammasso.
Noi, come Movimento Sociale Fiamma Tricolore, glielo impediremo, con le armi delle idee e di una visione organica del mondo, due cose delle quali, a differenza di altri, siamo in possesso da sempre.
Condivido un post della pagina Facebook Renovatio imperii che fa molto riflettere:
” Duemila anni fa, personaggi del calibro di Augusto e Marco Aurelio disquisivano di politica dai marmi della Curia Iulia.
Oggi, a pochi metri da quel luogo, il culmine del dibattito politico viene raggiunto da Fedez e Pio & Amedeo.
Duemila anni per passare dalle Catilinarie a tutti e scorregge in prima serata.
Involuzione.”