Immigrazione nel Lazio
di G. Stella
Il problema immigrazione non riguarda solo Roma; da anni, anche in località mai toccate prima come Maenza (LT) e Roccagorga (LT) due comuni dei Monti Lepini, si assiste ad un aumento esorbitante di immigrati, sovente senza documenti e fissa dimora.
Gli automobilisti di passaggio lungo la Statale Carpinetana Nord, assistono da anni a continui passaggi di immigrati, alla ricerca di una paga giornaliera e di un modo per sopravvivere; taluni sembrano aver scelto come territorio di conquista i due comuni Lepini. Ci chiediamo fino a quando i comuni della provincia laziale possano ancora continuare ad assorbire migranti; i segnali di malessere diffuso sono evidenti a tutti. In un quadro così pesante a livello sociale si inseriscono alcune Coop, dedite non all’accoglienza ma alla illecita distrazione di denaro pubblico.
Lo sdegno aumenta nel vedere le Amministrazioni comunali e la Regione Lazio, pronte ad elargire denaro per coprire buchi finanziari; scelte improvvide figlie della pochezza di una classe politica la quale, nonostante le accuse ad essa mosse, non pare essere proprio idonea a gestire gli avvenimenti.
Il pericolo che tali situazioni possano sfociare nel caporalato è concreto ed in tante aree è già una certezza; temiamo che nessuna provincia sarà immune da atti illegali provocati da una immigrazione incontrollata.
Fiamma Tricolore continuerà a vigilare, in difesa dei comunità locali, spesso dimenticate dalla politica dei politicanti.