RITROVARE L’ORGOGLIO DELL’APPARTENENZA
di Daniele Proietti
In questo mondo fluido, privato dalle centrali finanziarie apolidi del progressismo internazionale di ogni punto di riferimento, l’essere umano, che il sistema vorrebbe smarrito e abbandonato al proprio destino, è chiamato a riaffermare con forza le sue radici, e quanto queste valgano in modo permanente, a prescindere dai cambiamenti accidentali che l’uomo, quando viene corrotto dal capitale, mette in moto.
Nel caso di noi italiani le radici affondano nel mondo classico, nella lingua latina e nella romanità, e siamo chiamati a difendere tutto ciò che da questi termini discende, se non vogliamo ritrovarci immersi in un processo disgregativo che vorrebbe farci diventare tutti figli dello stesso Dio e servi dello stesso padrone.
Al mescolarsi dei sessi e delle etnie rispondiamo ostentando chi siamo, esaltando ciò che ci rende diversi da tutti e uguali a nessuno, consapevoli che solo chi sa da dove viene potrà andare lontano.