Container bloccati in Cina ed il ritorno dell’inflazione.
di Massimo Bosso
Di questi giorni la denuncia di Giochi Preziosi sui container bloccarti in Cina, il problema non è banale come può, ad un primo superficiale esame sembrare, rientra infatti in un contesto di aumento dei prezzi di spedizione che sarebbero addirittura decuplicati.
Tutto ciò avviene in un contesto in cui si registra un significativo aumento dei prezzi delle materie prime, rimandiamo a questo articolo del Sole 24 : https://www.ilsole24ore.com/art/dal-caffe-playstation-cosi-crisi-materie-prime-sconvolge-prezzi-e-forniture-AE9KJwR (24 giugno 2021)
Cosa comporterà tutto questo? Facile previsione: un ritorno dell’inflazione, fenomeno che ci eravamo dimenticati ma che chi ha qualche capello bianco in testa ben ricorda.
Questo sta già avvenendo:
L’indice FOI, cioè l’indice dei prezzi al consumo per operai ed impiegati, è passato 102,3 di dicembre 2020 a 103,6 a maggio 2021, con un aumento di 1,3 punti dopo anni di sostanziale stabilità.
L’indice NIC, cioè l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, é passato da 102,6 a 104,1, sempre stesso periodo, con un aumento di 1,5 punti.
Fonte www.assolombarda.it/servizi/informazioni-economiche/informazioni/inflazione-foi-e-nic-istat
Conseguenze?
I risparmiatori e gli investitori più tradizionalisti e prudenti rischiano, dopo anni, di veder diminuire il valore dei loro “gruzzoli” se non prenderanno quanto prima provvedimenti, purtroppo i consumatori subiranno una diminuzione del loro potere d’acquisto, visto che gli aumenti salariali non saranno automatici.
Soluzioni?
Come sempre le solite che da sempre proponiamo:
– ritornare a produrre in casa nostra, invece di dipendere dalle importazioni
– uno Stato con la S maiuscola che governi l’economia invece di subirla.