SALVINI: L’INCOERENZA AL POTERE
dalla Redazione
Camaleontico, direbbero alcuni, opportunista direbbero altri: Matteo Salvini, nella sua lunga carriera politica è stato nell’ordine prima comunista padano, poi indipendentista, successivamente nazionalista e oggi, si ritrova ad essere un liberale che ammicca all’elettorato di Forza Italia, partito con il quale vorrebbe in un prossimo futuro, per sua stessa ammissione, attuare una fusione, e avalla le scelte di un governo, di cui, nonostante i pretestuosi distinguo, continua a fare parte.
Salvini ha dichiarato di aver fatto un battaglia per ottenere i tamponi salivari gratuiti, e l’ha persa, come quella per fermare l’immigrazione, anch’essa perduta.
Solo qualche ora fa ha assicurato che il Green Pass non sarebbe stato esteso a tutti, mentre, anche grazie ai suoi ministri, ciò è puntualmente accaduto.
Se Salvini avesse una dignità politica si sarebbe già dimesso dopo aver chiesto scusa ai propri elettori per non essere riuscito a incidere in un esecutivo nel quale, ormai è chiaro, il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle la fanno da padrone.
Questo non succederà, perché agli arrivisti conviene illudere che ammettere di aver deluso.
Intanto gli italiani continuano a vedere compressi i loro diritti sociali, ma questo a Salvini, come a tutta la classe politica, poco importa: meglio continuare a stare seduti su comode poltrone, pur con la consapevolezza del fatto che la Nazione va a fondo, e, quando questo succederà, nessuno, tranne poche eccezioni tra le quali ci vantiamo di essere, potrà guardarsi allo specchio e dire “non è colpa mia”.