CARLO VICHI: UN UOMO LIBERO
a cura del Coordinamento Nazionale M.S.F.T.
È morto Carlo Vichi, imprenditore italiano che con il suo marchio di televisioni Mivar ha fatto la storia. Vichi è stato un vero camerata, i suoi operai gli volevano bene, perché non ha mai ricoperto il ruolo di imprenditore in senso capitalista odierno: lui, che veniva da un’altra mentalità acquisita proprio tramite il Fascismo, attuava concretamente un concetto che caratterizzava il movimento mussoliniano, ovvero quello della collaborazione di classe. Carlo Vichi lavorava quanto i suoi operai, ne capiva i problemi e le esigenze, era, nella sua azienda un padre di famiglia, un esponente dell’imprenditoria nazionale sana, che ha combattuto contro il processo di globalizzazione dell’economia. Uomo del popolo, ha espresso circa quattro anni fa la volontà di essere seppellito in una bara di legno, e ha invitato i cittadini, non politici o autorità. Ai suoi funerali si canterà “Faccetta nera” e le parole di congedo saranno “A noi!”. Insomma, coerente fino alla morte, come ci piace. Ciao Carlo, che il paradiso sia bello come la tua anima.