Specchietti per le allodole
4
0
di G. Ciarcia
La vicenda dell’anarchico Cospito appare ai nostri occhi come un ulteriore specchietto per le allodole di questo governo.
Lungi da noi mostrare simpatie per il movimento anarchico e per l’anarchismo in generale, poiché al pari del marxismo ne condanniamo soprattutto il sentimento anti-nazionale oltre che la retorica libertaria.
“In ogni anarchico sta dentro un dittatore fallito” affermava il nostro condottiero, che il movimento anarchico assieme a quello del socialismo rivoluzionario lo aveva frequentato e vissuto in prima persona durante la propria giovinezza.
Questo tanto per sgombrare il campo sugli argomenti in voga oggi.
Scongiuriamo cedimenti verso le attuali violenze di piazza, tanto meno penseremo mai di mettere in discussione il regime del 41 bis, strumento necessario secondo il parere di chi come noi non ha dimenticato troppo presto le odiose stragi mafiose dei primi anni novanta; ma fatto questo doveroso preambolo teniamo a ribadire il concetto di non sentirci tanto fessi per affermare che il governo evidentemente non ce la sta raccontando giusta. In altre parole, abbiamo il forte sentore che tutto questo clamore mediatico serva a offuscare le mancanze e le malefatte di palazzo Chigi durante questi cento giorni.
Insomma; prima l’arresto del boss mafioso Messina Denaro, arresto di cui ne siamo lieti, ma avvenuto in circostanze dubbiose quanto in modo banale nei confronti di un latitante da trent’anni sfuggito alla giustizia; subito dopo questa pagina, a catena l’arrivo del “caso Cospito”.
Sembra proprio che l’attuale esecutivo giochi a mostrare il “pugno di ferro”, che in realtà non ha su questioni prioritarie come ad esempio nei confronti dei diktat sempre più obbrobriosi e inaccettabili impostici da questa matrigna Unione Europea.
L’ ondata di sovranismo nazionale promessaci da Giorgia Meloni in questi anni pare ancora di lì da venire.
Inutile che il governo cerchi di mostrare il proprio lato “di destra”, ora attraverso la sedicente lotta alla criminalità organizzata, ora attraverso la lotta contro la piazza anarchica. Occorre innanzitutto lottare contro un modello di società promosso da potentati sovranazionali mediante la sempre più immorale logica della globalizzazione e del mondialismo.
Questo è quello che auspichiamo da un governo sovranista.
Il fatto è che l’attuale esecutivo non possiede né la forza, né la volontà di lottare contro ciò; meglio quindi “buttarla in caciara” con la complicità dei media e della stampa asservita al regime.
La salvezza dell’Italia la otterremo soltanto con un risveglio di veritiera sovranità nazionale, gli specchietti per le allodole che permettono a questo governo di vivacchiare e farsi plaudire da certa borghesia passiva e benpensante non fanno presa sulle volontà di chi aspira ad una nuova rivoluzione nazionalpopolare.
DISCLAIMER – La Redazione de “Il Missino” ed i titolari della Associazione culturale omonima non si assumono la responsabilità degli articoli pubblicati, del loro contenuto, delle idee espresse, né per i danni che tali scritti potrebbero arrecare direttamente o indirettamente ad istituzioni, a partiti politici, a personalità pubbliche e private, né alle conseguenze legali derivanti da qualsiasi dichiarazione o pensiero in contrasto con le Leggi vigenti. La Redazione de “Il Missino” non effettua controlli sulla veridicità delle informazioni pubblicate. L’articolo, nella sua integrità, sarà sotto la responsabilità di coloro che hanno firmato, ovvero coloro che appariranno come autori firmatari del testo pubblicato chiedendone espressa pubblicazione alla redazione. La Redazione de “Il Missino” non si assume la responsabilità delle immagini a corredo degli articoli, le quali sono liberamente tratte da siti che dichiarano le stesse “Creative Commons”; a cura della Redazione e solo per finalità illustrative, le stesse sono modificate liberamente.
