Noi siamo altro!
di G. Ciarcia
Non c’è dubbio che il responso elettorale delle regionali, con la vittoria del centrodestra a guida Fratelli d’Italia indica un innegabile dato di fatto; ossia il forte soffiante in poppa sul vascello di una certa destra italiana, quella liberal-conservatrice. Vento in poppa favorito da una fortissima ondata astensionista, che sta a significare un malcontento generale verso ogni forza politica parlamentare e da una sinistra liberal-progressista del tutto impresentabile ed ormai ragionevolmente indigesta al popolo italiano, che ha così dato egemonia a quella pseudo alternativa di destra conservatrice che noi missini del Movimento Sociale Fiamma Tricolore disconosciamo da sempre. Non mettiamo in discussione l’abilità politica della leader di Fratelli d’Italia, semplicemente ne contestiamo l’indirizzo politico e i contenuti, soprattutto in materia sociale.
A parte le innumerevoli promesse mancate, che possiamo parzialmente comprendere ma non giustificare, quando si fa politica di governo in una vera e propria colonia, quale è da oltre settant’anni la nostra nazione. Questo esecutivo non si sta mostrando meno accondiscendente verso i “padroni dell’Italia” rispetto quelli precedenti, la nostra polemica verso quello che oggi rappresenta Fratelli d’Italia è una vecchia ma sacrosanta polemica, che persiste fin dalla nascita del nostro movimento già dal 1995 con Pino Rauti, l’alternativa nazionalpopolare da rilanciare in contrasto alla destra conservatrice nata dalla svolta di Fiuggi. Già a suo tempo Alleanza Nazionale accusava stupidamente noi di favorire la sinistra, mentre la nostra battaglia è sempre stata una battaglia incentrata in nome della giustizia sociale nell’ambito della Nazione, in sintonia con la piena ortodossia ideale verso ciò che rappresentiamo non solo dal 1946, bensì dal 1919 o meglio ancora dal 1914.
Non ci siamo mai arresi a un certo tipo di destra liberaldemocratica, non ci arrendiamo certo oggi quando il capitalismo sta mostrando il suo volto peggiore. La leader dei conservatori europei oggi vince e quindi dovremmo seguirla compattamente? Certamente no; la Democrazia Cristiana ha retto il regime italiano per quarant’anni senza che nessuno di noi, dei nostri “padri spirituali” si sia mai sognato di seguirla.
Il Movimento Sociale Italiano è stato per cinquanta anni fieramente alla opposizione prima che taluni signori, molti dei quali oggi ai vertici di Fratelli d’Italia, ne decretassero la fine.
Il centrodestra unito vince dal 1994 e non solo oggi grazie a Fratelli d’Italia, ma poco ci interessa. Felici per l’ennesima sciagura del centrosinistra e del Partito Democratico, non ci uniamo all’euforia dei sostenitori del centrodestra.
Prendiamo atto delle momentanee vittorie di Giorgia Meloni e dei suoi alleati, ma noi siamo altro. Noi vogliamo continuare a rappresentare la “terza via” nazionalpopolare; il conservatorismo liberale non ci appartiene.
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