Blocco immediato degli spot dell’Orgoglio Arcobaleno
di Pino Manoli
Tra guerre, crisi economica, tasse altissime e carovita che galoppa sulle tasche degli Italiani, le ineffabili televisioni private e pubbliche, prone al pensiero unico della teoria “gender”, diffondono uno spot cosiddetto dell’orgoglio dal titolo “E tu?”
Nello spot, che dovrebbe ridare orgoglio alla comunità arcobaleno, si deduce la chiara volontà di superare le Leggi italiane, attraverso la ripetuta convinzione che ad oggi esista la possibilità di contrarre “matrimonio” tra persone dello stesso sesso, una bufala colossale, creata ad arte per aprire la strada ad una riproposizione del D.L. Zan, già cassato ma sempre vivo nelle lamentele di taluni, per poi aprire la strada alle adozioni ed ad altre amenità di genere.
Altra colpevole mancanza nello spot, a nostro parere, è l’assoluto silenzio dei commensali, tacitati da una “regia” a senso unico; nello spot, l’unica persona che parla ed ovviamente approva è la nonna del promesso sposo. A taluni non importa il parere ad esempio dei genitori, i loro drammi, le loro difficoltà nell’accettazione di decisioni certamente lecite, ma sovente difficilmente comprensibili. Nello spot avremmo gradito anche qualsivoglia voce “tradizionale”..ma tant’è..
Stesso già consueto silenzio da parte anche di chi, come la Chiesa Cattolica, dovrebbe difendere i valori della Famiglia Cristiana e dalla stessa comunità ebraica.
Ulteriore silenzio anche da parte della commissione di vigilanza RAI, televisione pubblica pagata dai contribuenti, ma diventata oramai ventre molle del “pensiero unico”.
Per rispondere alla domanda dello spot “E tu?” dico “Io spengo la TV!”