LE PRIORITÀ DEL PD? IUS SOLI E VOTO AI SEDICENNI
di Daniele Proietti
Dopo le dimissioni di Zingaretti il Partito Democratico si è subito affrettato ad eleggere un nuovo segretario, e lo ha trovato nella persona di Enrico Letta. Nel suo primo discorso l’ex Presidente del Consiglio ha subito messo in chiaro quali siano i suoi due principali obiettivi, ovvero l’approvazione dello Ius Soli, strumento che serve alla sinistra per completare la distruzione dell’identità italiana e anche per avere un nuovo bacino elettorale sicuro, e l’abbassamento dell’età dalla quale si ha il diritto di voto a sedici anni. Insomma, pare proprio che per il Partito Democratico i giovani non abbiano diritto ad andare a scuola ma possano recarsi alle urne. Un tema, questo, come lo Ius Soli, che nessuno nel nostro tessuto sociale sente come suo, tranne che, nel caso della modifica in senso espansivo del diritto alla cittadinanza italiana, tutto il mondo che gravita intorno al fenomeno migratorio, e da esso trae i suoi introiti. Sembra sempre più chiaro che è proprio quello l’unico ambiente a cui la sinistra è capace di rivolgersi, avendo ormai perso ogni contatto con la realtà di una società, quella italiana, che, tra chiusure e stenti, è sempre più in difficoltà, a cominciare da quei giovani ai quali si vorrebbe dare una matita in mano ogni cinque anni ma a cui si preclude l’accesso ad ogni tipo di socialità, a partire da quella che si sviluppa all’interno dell’ambiente scolastico.